
Piccole Note
19 OTTOBRE anno VIII 38/2025
Foglio settimanale Parrocchia S. Nicola in Dergano
VII dopo il Martirio di San Giovanni
(Is 60,11-21 – Sal 117(118) – Eb 13,15-17.20-21 – Lc 6,43-48)
Questa solennità apre l’ultima sezione del Tempo dopo Pentecoste. Celebrare l’anniversario della Dedicazione del Duomo interroga il nostro essere “Chiesa”, comunità che si riconosce come Chiesa diocesana e si sente chiamata a essere <<”Chiesa dalle genti” che assume un volto nuovo perché accoglie il dono di tutti coloro che abitano in questo territorio e che vengono da ogni parte della terra >> (mons. Mario Delpini). Siamo pellegrini di speranza, comunità edificata e radunata dal Signore, che fonda la propria esistenza sulla sua Parola: il <<Duomo con la sua bellezza e più ancora con l’inesauribile ricchezza della sua tradizione liturgica vuole tenere viva la domanda su Gesù, vuole accompagnare ogni figlio d’uomo a cercare l’incontro con Gesù per lasciarsi illuminare dal suo Mistero>> (mons. Mario Delpini).
LEONE XIV
DISCORSO ALLA FAO
Sede della FAO, Roma – Giovedì, 16 ottobre 2025
… omissis E’ necessario, ed estremamente triste, ricordare che, nonostante i progressi tecnologici, scientifici e produttivi, seicento settantatré milioni di persone nel mondo vanno a dormire senza mangiare. E altri duemilatrecento milioni non possono permettersi un’alimentazione adeguata dal punto di vista nutrizionale. Sono cifre che non possiamo considerare mere statistiche: dietro ognuno di questi numeri c’è una vita spezzata, una comunità vulnerabile; ci sono madri che non possono nutrire i propri figli. Forse il dato più toccante è quello dei bambini che soffrono di malnutrizione, con le conseguenti malattie e il ritardo nello sviluppo motorio e cognitivo. Non è un caso, bensì il segno evidente di una insensibilità imperante, di un’economia senz’anima, di un modello di sviluppo discutibile e di un sistema di distribuzione delle risorse ingiusto e insostenibile. In un tempo in cui la scienza ha prolungato la speranza di vita, la tecnologia ha avvicinato continenti e la conoscenza ha aperto orizzonti un tempo inimmaginabili, permettere che milioni di esseri umani vivano — e muoiano — vittime della fame è un fallimento collettivo, un’aberrazione etica, una colpa storica.
Gli scenari dei conflitti attuali hanno fatto riemergere l’uso del cibo come arma da guerra, contraddicendo tutta l’opera di sensibilizzazione portata avanti dalla FAO in questi otto decenni. Sembra allontanarsi sempre più quel consenso espresso dagli Stati che considera un crimine di guerra la fame deliberata, come pure l’impedire intenzionalmente l’accesso al cibo a comunità o interi popoli. Il diritto internazionale umanitario vieta senza eccezioni di attaccare civili e beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni. Qualche anno fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato all’unanimità questa pratica, riconoscendo il nesso esistente tra conflitti armati e insicurezza alimentare, e stigmatizzando l’uso della fame inflitta ai civili come metodo di guerra (Cfr. Consiglio di Sicurezza, Risoluzione 2417, approvata nella 8267 Sessione, tenutasi il 24 maggio 2018. Il testo è consultabile in: https://docs.un.org/es/S/ RES/2417(2018)). Tutto ciò sembra essere stato dimenticato, poiché, con dolore, siamo testimoni dell’uso continuo di questa crudele strategia che condanna uomini, donne e bambini alla fame negando loro il diritto più elementare: il diritto alla vita. Tuttavia, il silenzio di quanti muoiono di fame grida nella coscienza di tutti, anche se spesso ignorato, messo a tacere o distorto. Non possiamo continuare così, poiché la fame non è il destino dell’uomo ma la sua rovina. Rafforziamo, quindi, il nostro entusiasmo per porre rimedio a questo scandalo! Non fermiamoci pensando che la fame è solo un problema da risolvere. È molto di più. È un grido che sale al cielo e che esige la rapida risposta di ogni nazione, di ogni organismo internazionale, di ogni istanza regionale, locale o privata. Nessuno può restare al margine della strenua lotta contro la fame. È una battaglia di tutti.
Eccellenze, oggi assistiamo a paradossi oltraggiosi. Come possiamo continuare a tollerare che si sprechino ingenti tonnellate di alimenti mentre moltitudini di persone si affannano per trovare nella spazzatura qualcosa da mettere in bocca? Come spiegare le diseguaglianze che permettono a pochi di avere tutto e a molti di non avere nulla? Perché non si pone subito fine alle guerre che distruggono i campi prima ancora delle città, arrivando persino a scene indegne della condizione umana, dove la vita delle persone, e in particolare quella dei bambini, invece di essere custodita, si spegne mentre questi, ridotti pelle e ossa, vanno alla ricerca di cibo? Contemplando l’attuale panorama mondiale, così doloroso e desolante a causa dei conflitti che lo affliggono, si ha l’impressione che siamo diventati testimoni abulici di una violenza lacerante, quando, in realtà, le tragedie umanitarie ben note a tutti dovrebbero spronarci a essere artigiani di pace, muniti del balsamo curativo che richiedono le ferite aperte nel cuore stesso dell’umanità. Un’emorragia che dovrebbe attirare immediatamente la nostra attenzione e che dovrebbe portarci a raddoppiare la nostra responsabilità individuale e collettiva, risvegliandoci dal funesto letargo in cui siamo immersi. Il mondo non può continuare ad assistere a spettacoli così macabri come quelli in corso in numerose regioni della terra. Bisogna porvi fine il prima possibile …omissis
Eccellenze, conoscendo la proiezione di questo forum internazionale, lasciatemi sottolineare senza mezzi termini l’importanza del multilateralismo di fronte a tentazioni nocive che tendono a ergersi come autocratiche in un mondo multipolare e sempre più interconnesso. Diviene pertanto più che mai necessario ripensare con audacia le modalità della cooperazione internazionale. Non si tratta soltanto di individuare strategie o di fare diagnosi dettagliate. Ciò che i Paesi più poveri attendono con speranza è che si ascolti la loro voce senza filtri, che si conoscano realmente le loro carenze e si offra loro un’opportunità, di modo che siano tenuti presenti al momento di risolvere i loro veri problemi, senza imporre loro soluzioni fabbricate in uffici lontani, in riunioni dominate da ideologie che spesso ignorano culture ancestrali, tradizioni religiose o usanze profondamente radicate nella saggezza degli anziani. È imprescindibile costruire una visione che faccia sì che ogni attore della scena internazionale possa rispondere con maggiore efficacia e tempestività ai bisogni reali di coloro che siamo chiamati a servire attraverso il nostro impegno quotidiano.
AVVISI

- Le iscrizioni per il catechismo devono essere fatte presso la Segreteria dell’Oratorio, che si trova sotto la tettoia a sinistra in cortile nei seguenti orari:
Dal 17 ottobre il mercoledì dalle 17,00 alle 18,30 - Mercoledì 22 ottobre incontro con le coppie di sposi ore 21,00 – sala Veronelli
- INCONTRI DEL VENERDI’ POMERIGGIO: Venerdì 24 ottobre ore 15,30 in sala Veronelli “Per districarsi nella sanità – colloquio con il dottor Diego Averna e la signora Maria Pia Bocchi”
- Venerdì 24 ottobre: ritiro per i cresimandi ore 16,30 – veglia di preghiera e confessioni genitori ore 21,00
- Sabato 25 ottobre S. Cresime ore 10,30 e ore 15,30 amministrate da S.E. Mons. Flavio Pace.
- Sabato 25 ottobre Veglia missionaria diocesana e Redditio Symboli ore 20,45 in Duomo: La veglia missionaria riprende e rilancia il tema del messaggio papale “Missionari di speranza tra le genti”, focalizzando l’attenzione su un’espressione: siamo “Gente di primavera” perché la Resurrezione di Gesù ci assicura “che la morte e l’odio non sono le ultime parole sull’esistenza umana”.
- Domenica 26 ottobre in oratorio ore 16 castagnata ed estrazione biglietti lotteria
- Domenica 26 ottobre è la giornata missionaria mondiale, le offerte raccolte saranno inviate alle Pontificie Opere Missionarie tramite il Centro/Ufficio Missionario Diocesano.
- La Confartigianato con sede in viale Jenner 73 è disponibile per assistenza ed informazioni in materia fiscale (cell 338 6991307 – milano@apaconfartigianato.it
AIUTO ALLA PARROCCHIA
L’aiuto alla parrocchia può essere sostenuta con l’offerta domenicale o in questi altri modi:
Bonifico: Banca Intesa
IBAN IT87W0306909606100000066416
Satispay: cerca (tra i negozi virtuali) Parrocchia Dergano e dona.

