
Domenica di Pentecoste
(At 2,1-11 – Sal 103(104) – 1Cor 12,1-11 – Gv 14,15-20)
<<Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli>>: con la Pentecoste inizia il tempo della Chiesa, chiamata a camminare nel mondo con lo stesso passo del Signore Gesù. Lo Spirito Santo è il dono che nasce dalla Pasqua: come per gli apostoli, ci invita a fare memoria di Gesù e a essere testimoni della sua Resurrezione. Nello speciale Anno di Grazia del Giubileo, siamo chiamati a riconoscere che “la Speranza non delude. E’ lo Spirito Santo con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita”.
Papa Francesco
DISCORSO DEL SANTO PADRE LEONE XIV
AI MEMBRI DELLA FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS PRO PONTIFICE
Sabato 17 maggio 2025
Good morning everyone! Buongiorno!
Cari fratelli e sorelle, benvenuti!
Ringrazio il Presidente e i membri della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e saluto tutti voi che partecipate all’annuale Conferenza Internazionale e Assemblea Generale.
Il tema della vostra Conferenza di quest’anno – “Superare le polarizzazioni e ricostruire la governance globale: le basi etiche” – va al cuore del significato e del ruolo della Dottrina Sociale della Chiesa, strumento di pace e di dialogo per costruire ponti di fraternità universale. Specialmente in questo tempo pasquale, noi riconosciamo che il Risorto ci precede anche dove sembra che l’ingiustizia e la morte abbiano vinto. Aiutiamoci gli uni gli altri, come esortavo la sera della mia elezione, «a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace». Questo non si improvvisa: è un intreccio dinamico e continuo di grazia e libertà che anche ora, incontrandoci, rinsaldiamo.
Già il Papa Leone XIII – vissuto in un periodo storico di epocali e dirompenti trasformazioni – aveva mirato a contribuire alla pace stimolando il dialogo sociale, tra il capitale e il lavoro, tra le tecnologie e l’intelligenza umana, tra le diverse culture politiche, tra le Nazioni. Papa Francesco ha usato il termine “policrisi” per evocare la drammaticità della congiuntura storica che stiamo vivendo, in cui convergono guerre, cambiamenti climatici, crescenti disuguaglianze, migrazioni forzate e contrastate, povertà stigmatizzata, innovazioni tecnologiche dirompenti, precarietà del lavoro e dei diritti [1]. Su questioni di tanto rilievo la Dottrina Sociale della Chiesa è chiamata a fornire chiavi interpretative che pongano in dialogo scienza e coscienza, dando così un contributo fondamentale alla conoscenza, alla speranza e alla pace.
La Dottrina Sociale, infatti, ci educa a riconoscere che più importante dei problemi, o delle risposte a essi, è il modo in cui li affrontiamo, con criteri di valutazione e principi etici e con l’apertura alla grazia di Dio.
Voi avete l’opportunità di mostrare che la Dottrina Sociale della Chiesa, con il suo proprio sguardo antropologico, intende favorire un vero accesso alle questioni sociali: non vuole alzare la bandiera del possesso della verità, né in merito all’analisi dei problemi, né nella loro risoluzione. In tali questioni è più importante saper avvicinarsi, che dare una risposta affrettata sul perché una cosa è successa o su come superarla. L’obiettivo è imparare ad affrontare i problemi, che sono sempre diversi, perché ogni generazione è nuova, con nuove sfide, nuovi sogni, nuove domande.
Abbiamo qui un aspetto fondamentale per la costruzione della “cultura dell’incontro” attraverso il dialogo e l’amicizia sociale. Per la sensibilità di molti nostri contemporanei la parola “dialogo” e la parola “dottrina” suonano opposte, incompatibili. Forse quando sentiamo la parola “dottrina” ci viene in mente la definizione classica: un insieme di idee proprie di una religione. E con questa definizione ci sentiamo poco liberi di riflettere, di mettere in discussione o di cercare nuove alternative.
Si fa urgente, allora, il compito di mostrare attraverso la Dottrina Sociale della Chiesa che esiste un significato altro, e promettente, dell’espressione “dottrina”, senza il quale anche il dialogo si svuota. I suoi sinonimi possono essere “scienza”, “disciplina”, o “sapere”. Così intesa, ogni dottrina si riconosce frutto di ricerca e quindi di ipotesi, di voci, di avanzamenti e insuccessi, attraverso i quali cerca di trasmettere una conoscenza affidabile, ordinata e sistematica su una determinata questione. In questo modo una dottrina non equivale a un’opinione, ma a un cammino comune, corale e persino multidisciplinare verso la verità.
L’indottrinamento è immorale, impedisce il giudizio critico, attenta alla sacra libertà della propria coscienza – anche se erronea – e si chiude a nuove riflessioni perché rifiuta il movimento, il cambiamento o l’evoluzione delle idee di fronte a nuovi problemi. Al contrario, la dottrina in quanto riflessione seria, serena e rigorosa, intende insegnarci, in primo luogo, a saperci avvicinare alle situazioni e prima ancora alle persone. Inoltre, ci aiuta nella formulazione del giudizio prudenziale. Sono la serietà, il rigore, la serenità ciò che dobbiamo imparare da ogni dottrina, anche dalla Dottrina Sociale.
Nel contesto della rivoluzione digitale in corso, il mandato di educare al senso critico va riscoperto, esplicitato e coltivato, contrastando le tentazioni opposte, che possono attraversare anche il corpo ecclesiale. C’è poco dialogo attorno a noi, e prevalgono le parole gridate, non di rado le fake news e le tesi irrazionali di pochi prepotenti. Fondamentali dunque sono l’approfondimento e lo studio, e ugualmente l’incontro e l’ascolto dei poveri, tesoro della Chiesa e dell’umanità, portatori di punti di vista scartati, ma indispensabili a vedere il mondo con gli occhi di Dio. Chi nasce e cresce lontano dai centri di potere non va semplicemente istruito nella Dottrina Sociale della Chiesa, ma riconosciuto come suo continuatore e attualizzatore: i testimoni di impegno sociale, i movimenti popolari e le diverse organizzazioni cattoliche dei lavoratori sono espressione delle periferie esistenziali in cui resiste e sempre germoglia la speranza. Vi raccomando di dare la parola ai poveri.
Carissimi, come afferma il Concilio Vaticano II, «è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche» (Cost. past. Gaudium et spes, 4).
Vi invito pertanto a partecipare attivamente e creativamente a questo esercizio di discernimento, contribuendo a sviluppare la Dottrina Sociale della Chiesa insieme al popolo di Dio, in questo periodo storico di grandi rivolgimenti sociali, ascoltando e dialogando con tutti. C’è oggi un bisogno diffuso di giustizia, una domanda di paternità e di maternità, un profondo desiderio di spiritualità, soprattutto da parte dei giovani, degli emarginati, che non sempre trovano canali efficaci per esprimersi. C’è una domanda crescente di Dottrina Sociale della Chiesa a cui dobbiamo dare risposta.
Vi ringrazio del vostro impegno e delle vostre preghiere per il mio ministero, e benedico di cuore tutti voi, le vostre famiglie e il vostro lavoro. Grazie!
AVVISI
- Sabato 7 e domenica 8 giugno alle porte della chiesa è presente il banchetto delle missioni: la raccolta sosterrà opere missionarie
- Con lunedì 9 giugno avrà inizio l’oratorio estivo
- Sono aperte in segreteria parrocchiale le iscrizioni al corso preparatorio al Matrimonio cristiano che si terrà nei mesi di ottobre/dicembre 2025
CALENDARIO LITURGICO
- Da domenica 15 giugno – sospesa la S. Messa delle 17.30
- Giovedì 19 giugno – Corpus Domini – Messa in Santo Stefano, poi processione eucaristica fino in Duomo, dove avrà luogo l’adorazione. Sarà festeggiato il 50° di ordinazione sacerdotale di monsignor Delpini.
AIUTO ALLA PARROCCHIA
L’aiuto alla parrocchia può essere sostenuta con l’offerta domenicale o in questi altri modi:
Bonifico: Banca Intesa
IBAN IT87W0306909606100000066416
Satispay: cerca (tra i negozi virtuali) Parrocchia Dergano e dona.