Terza domenica di Quaresima

Lettera ai Parrocchiani n.3                                                                                                      15 marzo 2020

Cari amici e amiche,

continua questo momento così tragico dal quale vorremmo certamente fuggire. In questo tempo viene a galla la nostra fragilità che la scienza non potrà mai eludere perché a noi connaturata, ma anche la grandezza della nostra intelligenza e della nostra volontà. Siamo piccoli e deboli sì ma preziosi agli occhi del Creatore, coscienti che nulla va perduto e che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.

Quale il bene possibile adesso? Il farsi strada in ciascuno di un senso di benevolenza e compassione reciproca, di solidarietà, la coscienza di un comune destino di fronte a una prova tanto grande da ridicolizzare i nostri falsi problemi, le nostre ansie esagerate e le nostre speranze mal riposte. Il desiderio non solo di quella “fragile” salute che siamo tutti, comunque, destinati prima o poi a perdere ma anche, e soprattutto, di quella salute duratura della quale tutti siamo destinati a godere in eterno.

È interessante che ogni annuncio dell’Angelo presente nella Sacra Scrittura e nei vangeli contenga questa parola: “non temere, non temete”. Non temere cosa? Cosa? Sta accadendo in te l’iniziativa di Dio, anche se non la comprendi fino in fondo, anche se ci vorrà del tempo. Il “non temere” sostiene l’inizio di ogni nostra giornata perché ci rivela l’inquietudine di Dio che cerca l’uomo: è Lui che ci dice: “non temere!”. C’è un Gesù, c’è un Dio il cui sguardo sulla sua creatura afferma: “non temere, ti porto sulle spalle, sono con te. Non temere, la mia è una compagnia reale”.

È bello, in questi giorni, sentire quanti, privati di un’Eucarestia spesso scontata ne hanno adesso una fame autentica e vera che esprime tutto il nostro bisogno di una compagnia fidata e fedele. Il digiuno di quel Pane che rende così impoverito lo scorrere delle nostre settimane si trasformi in gratitudine consapevole per una Presenza che ci attira e ci sazia, se lo vogliamo.

Infine in questi momenti non dimentichiamoci della carità tra di noi, come grande segno della Cristianesimo in mezzo alla società, che vive dentro così tanta paura e prevenzione. Restiamo vigili e comunichiamoci a vicenda le necessità, accompagniamo i più soli o i più vulnerabili, i più deboli.

Siamo sicuri che questa circostanza possa essere un bene per il nostro popolo. Sappiamo bene come è difficile riconoscere il legame della realtà con il Mistero se non c’è una mano vicina che ce lo mostra, proprio per come affronta in modo nuovo tutto quello che accade. Che opportunità unica è per la nostra società vedere i cristiani che vivono in maniera differente quello che tutti sono obbligati ad affrontare in questo momento! Anche tra noi nel quartiere in cui viviamo

Dio ci benedica tutti

Vi trasmettiamo un grande abbraccio, perché il Mistero faccia sì che questo tempo di Quaresima dia frutti di conversione in tutti noi. E una preghiera e un ricordo anche per i vostri preti

Don Mario, don Giorgio e don Gabriele

Domenica 15 marzo, terza di Quaresima, alle ore 11.00 l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini celebrerà la S. Messa nella cappella San Giuseppe ai Padiglioni all’interno del Policlinico di Milano. I fedeli, tuttavia, sono invitati a seguire l’Eucarestia, grazie alla diretta televisiva che anche in questo caso sarà realizzata e trasmessa  da Rai3 – TgrLombardia.

La scelta del luogo – una chiesa all’interno di un ospedale – corrisponde al desiderio dell’Arcivescovo di esprimere con un gesto simbolico, da un lato, la vicinanza alle persone che in questi giorni stanno soffrendo per la malattia e, dall’altro, la riconoscenza a medici, infermieri e in generale al personale sanitario che in questi giorni di emergenza sanitaria sono impegnati in un grande sforzo comune.

Sempre nel pomeriggio  di domenica 15.00 dalle ore 16.30 alle 18.00 nella nostra chiesa sarà esposto il santissimo per la preghiera person

 

ALLEGATI

Omelia

Piccole Note 11

Foglietto liturgico

Sussidio per la Preghiera in famiglia