Piccole Note – 16 febbraio

PENULTIMA DOPO L’EPIFANIA

«Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?» (Gv 8, 5)

Un bel dilemma. Eseguire ciò che la legge indica o sorvolare sull’adulterio di questa donna? Giustizialismo o buonismo?

Per Gesù entrambe le soluzioni sono insufficienti. E a sorpresa indica una terza strada: la misericordia. Che non le cancella, ma le sovrasta. Perché immette un ingrediente che nelle prime due era assente: l’amore. La legge senza l’amore schiaccia e condanna l’uomo. La superficialità nei confronti del peccato fa soffrire altri e disorienta. Solo l’amore educa: risolleva e illumina, offre un nuova insperata possibilità, accende sempre la vita. Solo l’amore è sempre in favore dell’uomo.

A quarant’anni dall’ingresso di Carlo M. Martini in Diocesi (10 febbraio 1980)

Il primo saluto alla città

Ecco dunque il primo sentimento con il quale vengo a voi: la gioia e la gratitudine perché mi è dato partecipare alla ricchezza di questa Chiesa. Ricchezza che non è un bene astratto o generico, ma è data oggi dalla fede vissuta, dalla preghiera, dalla cordialità, dallo spirito di sacrificio, dalla fraternità e dall’amicizia dei milioni di uomini e donne che mi vengono e mi verranno incontro pronti a uno scambio sincero di doni spirituali.  A questi sentimenti si unisce in me una serenità di fondo, che non è basata su facili e ingenui ottimismi o sul chiudere gli occhi di fronte ai momenti gravi e dolorosi che stiamo attraversando nella nostra società, bensì sulle motivazioni che mi spingono a venire tra voi per associare la mia vita alla vostra. […]

Che cosa mi attendo? Ovviamente attendo e desidero una corrispondenza, una risonanza nei vostri cuori del dialogo di fede, che si esprimerà con parole e gesti nella preghiera comune e nell’incontro. […]

D’altra parte non mi nascondo che le situazioni nelle quali siamo chiamati a operare sono complesse e difficili… Ma esse non intralciano il cammino della parola di Dio.  Anzi noi sappiamo che il Vangelo è stato proclamato fin dall’inizio in situazioni drammatiche e confuse. Gesù ha operato in un tempo e in una terra gravidi di malintesi, e ha pagato con la vita il suo coraggio di predicare la parola in tali circostanze. Ma niente può arrestare la corsa della parola di Dio. Gesù Risorto vive in noi e continua in noi a predicare il suo Vangelo. È pensando a queste cose che ho scelto come motto episcopale una parola di san Gregorio Magno nella Regola pastorale. Egli ricorda come Gesù è fuggito di fronte alla richiesta di coloro che volevano farlo re, ma si è offerto liberamente a coloro che lo cercavano per farlo morire. Di qui san Gregorio deduce che il pastore deve: «Per la verità amare le avversità ed essere cauti e guardinghi di fronte al successo».

La Madonnina che veglia dall’alto del Duomo interceda per noi e ottenga a me e a tutti i credenti di questa diocesi, in particolare ai sofferenti, lo spirito di fede e la libertà interiore che permettono di scorgere in ognuno dei nostri fratelli il volto di Cristo.

AVVISI

Oggi si celebra la domenica della divina clemenza: segno della misericordia di Dio che abbraccia la nostra vita.

Carnevale

Domenica 23 febbraio con i ragazzi in oratorio festeggiamo il Carnevale: nel pomeriggio a partire dalle ore 15 ci saranno giochi e sfilate. All’interno della festa i bambine e le bambine del Derganino rappresenteranno una favola in musica intitolata “Il Drago vecchio”.

Banco di solidarietà

Sabato 22 febbraio dalle h. 16,00 alle h. 18,00 si raccolgono generi alimentari non deperibili a favore delle famiglie bisognose della parrocchia.

Gita sulla neve

Domenica 8 marzo si terrà la gita sulla neve. Iscrizioni in segreteria parrocchiale fino esaurimento posti.