Piccole Note – 16 gennaio 2022

Le nozze di Cana

«Non hanno più vino» (Gv 2, 3)

«Non hanno più vino». Potrebbe sembrare una osservazione banale e invece questa parola mostra la sollecitudine di Maria per gli uomini, il suo andare incontro a essi nella molteplicità dei loro bisogni. La missione di Maria d’essere attenta a tutti i bisogni e a tutte le sofferenze dell’umanità comincia qui, in questo episodio di Cana. Viene a delinearsi la sua maternità che è una attenzione universale ai bisogni e alle sofferenze dell’uomo. Incomincia qui il rapporto di Maria con noi, la sua sollecitudine per noi. Essa ha cura di noi e questa sua capacità di amore e di attenzione ha inizio con questo gesto di attenzione a Cana per i giovani sposi.

È vero che questo segno è piccolo, si tratta di una piccola cosa umana («non hanno più vino»), ma questo segno in realtà allude a tutti i bisogni che assediano il cuore umano. La devozione del popolo cristiano che istintivamente ricorre a Maria nel momento del bisogno nasce proprio da questa certezza: Maria sa ciò che ci manca perché la nostra gioia sia piena.

 Il Significato della Visita del Vescovo

Nella Chiesa locale si deve dare il primo posto alla messa cui presiede il vescovo circondato dal suo presbiterio e dai ministri con la partecipazione piena e attiva del popolo santo di Dio. Si ha qui infatti una speciale manifestazione della Chiesa.

«La diocesi è una porzione del popolo di Dio, che è affidata alle cure pastorali del vescovo coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore e da lui unita per mezzo del Vangelo e dalla Eucaristia nello Spirito Santo, costituisca una Chiesa particolare, nella quale è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica». Anzi, in essa è presente Cristo per virtù del quale si riunisce la Chiesa. Giustamente S. Ignazio [vescovo di Antiochia] aveva detto: «Dove sarà presente il vescovo, lì vi sia anche il popolo, così come dove sarà Cristo Gesù, vi è la Chiesa cattolica».

Preparare la visita dell’Arcivescovo è prepararsi anzitutto a un evento importante della Chiesa. L’Arcivescovo, infatti è il pastore della Chiesa ambrosiana la quale, nella comunione di tutte le altre Chiese locali e con la Chiesa cui presiede il romano Pontefice, manifesta e rende presente il mistero della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica; alla Chiesa-sposa è sempre presente Cristo Gesù suo Signore-Sposo.

Preparare la visita dell’Arcivescovo è offrire alla comunità parrocchiale l’occasione di risplendere come “epifania” del mistero della Chiesa, soprattutto nelle dimensioni della comunione e della evangelizzazione. Sotto questo duplice aspetto, l’eucaristia presieduta dall’Arcivescovo è l’atto centrale nel quale

«i fedeli formano la gente santa, il popolo che Dio si è acquistato e il sacerdozio regale, per rendere grazie a Dio, offrire la vittima immacolata … e imparare a offrire se stessi. Formino un solo corpo, sia nell’ascoltare la parola di Dio, sia nel prendere parte alle preghiere e al canto, sia specialmente nella comune offerta del sacrificio e nella comune partecipazione alla mensa del Signore» (Messale Ambrosiano, n. 63).

 

AVVISI                                                           16 gennaio 2022

Ci prepariamo questa settimana con la preghiera alla visita pastorale dell’Arcivescovo. Il momento centrale della visita sarà la celebrazione della Messa alle ore 17.00

Non sarà possibile a tutti partecipare: indicheremo chi è particolarmente invitato a essere presente, lasciando ovviamente spazio a chi lo desidera.

La messa sarà trasmessa in streaming sul sito della parrocchia    www.dergano.org

Domenica mattina le messe seguono l’orario solito. E’ sospesa la messa delle ore 17.30. Mentre sarà celebrata la messa delle ore 19.00

Sono sospese in questa settimana tutte le attività dell’oratorio.

Sono attesi in chiesa per preparare l’incontro con l’Arcivescovo: martedì alle 17.00 i ragazzi di IV elementare e giovedì i ragazzi di V elementare.

Anche la segreteria parrocchiale è aperta solo nel pomeriggio.

Nella prossima settimana ricordiamo in modo particolare lunedì 17 la festa di S. Antonio abate e venerdì la festa di S. Agnese

Ha inizio martedì 18 gennaio la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In questo momento di grandi tensioni nel mondo pregare per l’unità delle Chiese è segno di speranza per tutti. Lo faremo in particolare durante le Messe

Il Significato della Visita del Vescovo

Nella Chiesa locale si deve dare il primo posto alla messa cui presiede il vescovo circondato dal suo presbiterio e dai ministri con la partecipazione piena e attiva del popolo santo di Dio. Si ha qui infatti una speciale manifestazione della Chiesa.

«La diocesi è una porzione del popolo di Dio, che è affidata alle cure pastorali del vescovo coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore e da lui unita per mezzo del Vangelo e dalla Eucaristia nello Spirito Santo, costituisca una Chiesa particolare, nella quale è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica». Anzi, in essa è presente Cristo per virtù del quale si riunisce la Chiesa. Giustamente S. Ignazio [vescovo di Antiochia] aveva detto: «Dove sarà presente il vescovo, lì vi sia anche il popolo, così come dove sarà Cristo Gesù, vi è la Chiesa cattolica».

Preparare la visita dell’Arcivescovo è prepararsi anzitutto a un evento importante della Chiesa. L’Arcivescovo, infatti è il pastore della Chiesa ambrosiana la quale, nella comunione di tutte le altre Chiese locali e con la Chiesa cui presiede il romano Pontefice, manifesta e rende presente il mistero della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica; alla Chiesa-sposa è sempre presente Cristo Gesù suo Signore-Sposo.

Preparare la visita dell’Arcivescovo è offrire alla comunità parrocchiale l’occasione di risplendere come “epifania” del mistero della Chiesa, soprattutto nelle dimensioni della comunione e della evangelizzazione. Sotto questo duplice aspetto, l’eucaristia presieduta dall’Arcivescovo è l’atto centrale nel quale

«i fedeli formano la gente santa, il popolo che Dio si è acquistato e il sacerdozio regale, per rendere grazie a Dio, offrire la vittima immacolata … e imparare a offrire se stessi. Formino un solo corpo, sia nell’ascoltare la parola di Dio, sia nel prendere parte alle preghiere e al canto, sia specialmente nella comune offerta del sacrificio e nella comune partecipazione alla mensa del Signore» (Messale Ambrosiano, n. 63).